domenica 24 febbraio 2008

ABBI PIETA' DI ME (FI DI DAVID VÊ DÛL DI ME)

Il problema è di convincere noi e gli altri che, fino a quando stiamo seduti a guardare, magari a guardare la televisione, possiamo solo essere spettatori di quello che succede e l' unica, magra consolazione, è il lamento.
Se non siamo attori, possiamo essere solo o spettatori o vittime. Allora bisogna gridare, come Gesù al cieco di Gerico: "Coraggio! Alzati! (Mc 10, 49).
La prima cosa che devi fare è alzarti.
Con che cosa ti alzi? Con lo studio, con la riflessione, con l' impegno intellettuale. E' chiaro che non puoi salvarti con la televisione, che ti arriva dai tetti e ti bombarda dentro casa, e nemmeno con il pallone che avvelena e incretinisce le tue domeniche.
Salti fuori, emergi solo studiando, ragionando, confrontandoti.
Oggi sicuramente il mondo è peggiore di ieri. Le differenze sono più forti. E' più evidente: la differenza fra chi può fregarsene, anche delle nuove tasse, e chi invece deve contare ogni euro!
Nel mondo di oggi, tuttavia, anche il povero può studiare; ha tanti mezzi. Se ha voglia può farsi una cultura, non per fare più soldi, ma per vivere con più coscienza e sicurezza.
Se mi è permesso cito ad esempio il mio caso personale. Ti dico francamente che , se non andavo in seminario, non avrei potuto stuiiare. Non sarebbe stata una tragedia, avrei fatto il contadino o il muratore come i miei fratelli, anche se avevo poca salute. Ma non sarei diventato prete.
(Pierantonio Bellina, La fatica di essere prete, Biblioteca dell'immagine, p.47)

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