lunedì 23 febbraio 2009

Benigni, Oscar Wilde a San Remo: una concordanza singolare di pensieri con quelli di Pre Toni Beline

Ascoltando Benigni l’altra sera, nel suo intervento da giullare incensurabile, spendere più di una parola per i Gay per concludere con un’accorata lettura di Oscar Wilde, mi è tornato in mente uno scritto di pre Beline. Nel 2000 in occasione del Gay Pride, organizzato a Roma durante il Giubileo, egli scrisse la solita “olme” che però non venne pubblicata. Rileggendola ho notato con piacere e stupore che molte delle idee espresse da Benigni, si trovano già, anche se in maniera meno ridondante e strumentale, nella riflessione di pre Toni, di cui vi trasmetto il testo integrale intitolato “La Marce su Rome”:.

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(fonte: Glesie Furlane)

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(fonte: Glesie Furlane)

sabato 14 febbraio 2009

PILLOLE DI SAGGEZZA_30

"No steit a lassâur bêz ai vuestris fîs. Lassàjur un bon mistîr e un bon esenpli e, pussibilmentri, une buine salût e une buine regule di vite. Pal rest a puedin rangjâsi dibessôi, come ch’al è di just te vite." (Pre Toni Beline)

Non lasciate denaro ai vostri figli. Lasciate loro un buon mestiere e un buon esempio e, possibilmente, una buona salute e una buona regola di vita. Per tutto il resto possono sbrigarsela da soli, come è giusto che sia nella vita.

sabato 7 febbraio 2009

PILLOLE DI SAGGEZZA_29

La solitudine e jè un fat di vite, esistenziâl. Ognun di nô al è dibessôl tal frontâ i grancj cantins de vite e de muart, dal ben e dal mâl. E tai momentz plui grivis, cheâtris a podin dîti dome “coragjo”, ma nuje di plui. Tu às di rangjâti dibessôl.

La solitudine è un aspetto della vita, esistenziale. Ciascuno si trova solo dinanzi ai grandi appuntamenti della vita e della morte, del bene e del male. E nelle situazioni più dure, gli altri ti possono solo dire: coraggio, null’altro. Devi arrangiarti da solo.