sabato 29 dicembre 2007

giovedì 20 dicembre 2007

MISTERO GLORIOSO

Per presentare questo libro scritto da pre Ttoni nel 1980, (riedito nel 2006),quando era ancora in Carnia basta che vi trascriva l'epigrafe, cioè la citazione che pone all'inizio del libro, che ne esprime i suoi sentimenti.

"A la mê int di ca sù, Rualpots, Valots e Treleàns vîfs e muarts,
che a son la mê crôs e la mê ligrie,
il gno Vinars Sant e la me Pasche".
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sabato 15 dicembre 2007

SPUNTI PER LA BIOGRAFIA DI PRE TONI

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Il dottor Alfio Englaro ci ha fatto un grande piacere regalandoci, con ricordi precisi anche se di decenni fa, alcunti spunti per una biografia di pre Toni. Si tratta di ricordi ed aneddoti di quando la vite di Alfio e pre Toni, per un motivo o per l'altro, si sono intrecciate. Ora qualcuno che l'ha conosciuto nei suoi anni in Carnia o in Friuli, potrebbe provare a scrivere La Biografia di pre Toni .
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Come ch'i dîs simpri, al’è un grum dificil scrivi alc di un ch’a l’è muart, seti parceche nissun di nou al po conossi a font une persone cuant ch’a è in vite, seti par vie che dopo a si riscje simpri di fâ nome o masse retoriche (il detacul latin “parce sepulto ac de mortuis nisi bene” sal puartin denti di nou). Se chest muart po a si clame pre Toni Beline, la roube a devente alore une vore penge, quasi impussibil. A mi a no mi reste che cirî di meti adum I MIEI RICUARTS, par jodi se chescj piçui tassei ai podin completâ ce ch’a mancje inta suage di chest grant personagjo, cussì sclet e cussì dificil da incuadrâ. (ALFIO ENGLARO)


Per leggere l'articolo di Alfio, basta andare alla página di cjargne online: SPUNTI PER LA BIOGRAFIA DI PRE TONI BELINE

Se qualcuno si fa avanti siamo ben lieti di aiutarlo.

giovedì 13 dicembre 2007

UN INVITO SPECIALE


Cari amici del blog, vi segnalo qui di seguito il convegno che abbiamo organizzato riguardo l'opera letteraria di pre Toni Beline. L'appuntamento è per sabato 15 dicembre alle 14.45 nella sala Consigliare di Palazzo Boton in Gemona.
Ore 14.45

Saluto del Sindaco di Gemona
inizio convegno: moderatore Piero Villotta
Documento filmato da VTC con una intervista a pre Belina
Interventi:
Marino Plazzotta:
Pillole di saggezza nei libri di don Antonio Bellina.

Furio Honsell:
Il compito dell'università di Udineper don Antonio Bellina.

Roberto Dapit:
Don Antonio Bellina e il valore della lngua friulana

Anna Bogaro:
La moralitá di un immorale: don Bellina racconta Wilde

Ore 17.45: Apertura della mostra delle 70 opere di don Antonio Bellina

Ore 18.45: Ascolto della supplica "e Madonne de pietât" di pre Bellina, letta dall'attore friulano Massimo Somaglino.

Ore 19.00 messa in lingua friulana in memoria di Antonio Bellina.

Vi aspettiamo
Mandi

lunedì 10 dicembre 2007

DEDICATO A QUELLI CHE NON HANNO MAI DUBBI

Il dubbio si ripresenta con frequenza costante nella mente di Pre Toni. Forse anche per questo fu tanto ben voluto dalla gente: non fingeva, non nascondeva le sue perplessità. Molte cose non gli erano chiare e lo diceva con concetti semplici e comprensibili.

…la glesie struturâl no veve di vê masse sigurecis sun ce che no si è mai sigûrs, stant che la fede e jè un ferâl e no un soreli e Diu no lu à viodût nissun. Di’ gracie di cjatâ la sô olme, ancje in te nestre tiere e ancje in chest nestri timp. Cun libertât e umiltât, cu la pussibilitât di lâ a cirîlu fûr de istituzion e dal templi.

La chiesa in quanto struttura ha avuto troppe sicurezze su cose di cui non si è mai sicuri, dal momento che la fede è una lanterna e non un sole e Dio non l’ha visto nessuno. Siamo fortunati se troviamo una sua traccia anche sulla nostra terra e pure in questo tempo. Con libertà ed umiltà, con la possibilità di poterlo cercare anche fuori dall’istituzione e dal tempio.
(pre Toni Beline)

venerdì 7 dicembre 2007

L'ERA DEL SUPER... E CHI LO AVREBBE MAI DETTO?




Sono rimasto stupito quando l'altro giorno in uno dei più grandi supermercati di Udine ho visto nel reparto libri pile de "La fatica di esser prete" di pre Toni Beline. Sicuramente anche pre Toni si sarebbe meravigliato di un successo così evidente. Chissà che non abbia in qualche modo facilitato quel consiglio che ebbe a dare tempo fa: "...meteit in tal cjaruç incolm de spese , ancje un libri..."


Guardate anche le altre foto. BASTA UN CLICK QUI !!!!!!!!!

lunedì 3 dicembre 2007

PUCEFADIE..., MASSEPASÛT, METI IL CJÂF A DISEGN!!!


"Le avventure di Pinocchio" (1883) scritte da Carlo Collodi ( 1826-1890) sono state tradotte in "Lis baronadis di Pinochio" da pre Toni nel 1977 e fu una delle sue primi traduzioni.

Ritrovarsi di fronte a parole come "pucefadie, massepassût, meti il cjaf a disegn" rendono curiosa ed interessante questa traduzione nella nostra madrelingua. Il Libro e stato recentemente ristampato.
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Aggiungiamo anche questa perla di traduzione al friulano di pre Toni, alla lista dei suoi libri "consigliabili".
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Fracait achì.

giovedì 29 novembre 2007

SCRITS INEDITS DI PRE BELINE. PIARDIU... A SI FÁS PECJÂT

Si tornín a cjatâ domenie 2 di dicembar a Vençon, a lis 3.00 daspó misdí. Gjespui cjantât in domo; subit dopo l'incuintri te sale Petrarcje Bertrant.

Bons. Roberto Bertossi al presentará:

SCRITS INEDITS!!!

Di Pre Toni Beline a Vençon
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Remo Cacitti de Universitât dai studis di Milan:

FRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE

Cromazio di Aquileia nel dibattito teologico del IV secolo


domenica 25 novembre 2007

PRE BELINE: PILLOLE DI SAGGEZZA_9

Quanto alla fede Pre Toni non esita a porre delle domande provocatorie che coinvolgono soprattutto i bigotti, i farisei di un tempo, gli uomini con la fede di oggi sicuri di possedere oltre che la verità un rapporto privilegiato con Dio.
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Ma cui àjal dìt che cognossi la dutrine e metile in pratiche e jè la stesse robe? Cui àjal dìt che un ch’al sa a memorie il vanzeli o la dutrine, ju met in pratiche plui di un che no ju à nancje mai lez o sintûz a vê indiment?
(Pre Toni Beline)
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Ma chi ha detto che conoscere la dottrina e praticarla è la stessa cosa? Chi ha detto che chi conosce a memoria il Vangelo o la dottrina sia più praticante di uno che non li ha né mai letti né sentito menzionare?


venerdì 23 novembre 2007

... É UN MISTERO!

Scriveva un grande rabbino “Il mistero dell’Universo o è un caos privo di ogni valore o è colmo di un significato infinito che oltrepassa le menti finite”.

Pre Toni diceva le stesse cose con domande che sottolineavano lo stesso problema: il mistero della nostra esistenza.

“Dut ce che al nas al è misteri, tant a dî un alc di plui profont dal rût dât anagrafic o visibil. Cui rivial adore di capî a font e di spiegâ il timp, il mût, la preparazion, la colocazion, l’impuartance, il distin di une rose, di une besteute, di un frut? Parcè nassial chel e no un altri? Parcè nassial li e no intun altri puest? Parcè nassial in chel moment e no un secul prime o dopo, che al vares vût un distin dut diferent?
(Pre Toni Beline)

“Tutto quello che nasce è mistero, come a dire qualche cosa di più del burocratico dato anagrafico o visibile. Chi è in grado di spiegare a fondo il tempo, il modo, la preparazione, la collocazione, l’importanza, il destino di una rosa, di una bestiola, di un bambino? Perché è nato lui e non un altro? Perché è nato lì e non in un altro posto? Perché è nato in quel momento e non un secolo prima o dopo con un destino diverso?

(Pre Toni Beline)

domenica 18 novembre 2007

PRE BELINE: PILLOLE DI SAGGEZZA_8

Senza alcuna pretesa di sintetizzare una dottrina o un insegnamento, sentiamo che certe parole concrete anche se cercano di coinvolgeti in progetti ti possono stimolare senza avvilirti.
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Us raccomandi di no fâ comunion dome cu la television o cul computer, che e je une false comunion, ma ancje cuntun libri e cu la vuestre storie. Vierzeisi al mont intîr, ma cence rompi la comunion cu la vuestre tiere e culture e lenghe. Dome se o sareis in sot cu lis lidrîs o podareis slargjâsi come un grant arbul. Inte vite, no stait a vierzi dome la puarte dal frigo o de discoteche e de machigne, ma ancje chê dal ospedâl, dal simitieri e chê de glesie
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Vi raccomando di non fare comunione solo con la televisione o il computer, che è una falsa comunione, bensí anche con un libro e con la vostra storia. Apritevi al mondo intero, ma senza rompere la comunione con la vostra terra, cultura e lingua. Solo con radici profonde potrete allungarvi come un grande albero. Nella vita, non state ad aprire solo la porta del frigo o della discoteca e della macchina, ma anche quella dell'ospedale, del cimitero e quella della chiesa.
(Pre Toni Beline)

martedì 13 novembre 2007

LIBRIS DI PRE TONI

Cari amici del blog, vi presento i libri di pre Toni Beline, quelli che sono ancora reperibili, convinto che la MEMORIA di una persona può essere conservata solo conoscendo e diffondendo le sue idee.

Ho pensato di iniziare con "La Bibie", "La fabriche dai Predis" e "La Fatica di esser prete".

A tale scopo, ho creato una nuova pagina dedicata alle opere di pre Beline apportando anche delle critiche letterarie che, a suo tempo, alcuni amici ed io, abbiamo pubblicato sul sito di cjargne online.

Per accedere alla pagina basta cliccare qui o sul link che trovate nell'elenco del blog, alla destra del messaggio.

Di alcuni libri non parleremo semplicemente perché sono esauriti ed introvabili. Alcune ristampe sono già in programma e vi daremo notizia.

Per informazioni rivolgersi a: gosper1@tin.it

domenica 11 novembre 2007

PRE BELINE: PILLOLE DI SAGGEZZA_7

La bontà di una persona non si misura con la frequenza alle messe come la cultura non viene conteggiata in base al numero dei libri letti.

Un popul cence storie nol va indenant; al va indenant il cuarp ma no il popul. Si po fa di mancul di lâ a messe, e no crôt di blestemâ, ma cence culture e cence religjon no si va indenant. La religjon e je alc di plui profont dal lâ a scuole.

Chei sot dal campanili sono plui dongie dal Signôr dei chei lontans? Chei che a van simpri in glesie sono plui plens di gracie di chei che a metin pît dome par sbalio o par un sanscugnî?

Se a podessin fevelâ i mûrs di tantis canonichis! Se a podessin fevelâ e berlâ tancj predis, vitimis
di une educazion sbalade e di une stuture disumanizant! Al è chest il misteri de glesie: cemût che a fâs a lâ indenant cun maestrancis cussì inadeguadis e a proclamâ la gnove de salvece in maniere tant flape, incoerente e rassegnade. Mai spot tant grant, anzit di impuartance vitâl, al è stât presentâtr cussì mâl.

Tal paiâ lis tassis o tes regulis di circulazion o aceti, ben vulintîr, une regule par ducj, ma tal pensâ Diu o cjati mortificant, presuntuôs e ancje patetic il tentatîf di presentâ al mont intîr une muse sole di Diu come che nus ven di certs tratâts teologjics.

O sai che se un al ûl spiticâsi, soredut partint dai tratâz de teologie e des definizions dal magisteri, al po’ cjatâ in ogni rie e in ogni peraule un rimpin par picjâmi, soredut chel che al è sigûr in te sô fede. Ma se al è sigur, no puedial jessi ancje tolerant, savint che la fede e jè un don di Diu e no un merit so


(Pre Toni Beline)

sabato 10 novembre 2007

IL PAN DAI FURLANS - Il pane dei friulani

Il riferimento al suo “popolo” è costante nei suoi scritti. Si potrebbe affermare che tutta la sua vita, come uomo e come prete, è stata impregnata di friulanità. Ha amato la nostra lingua e la nostra cultura, la nostra storia e la nostra gente. Come pochi altri è convinto che senza lingua un popolo è privato della memoria e della tradizione, dello strumento che lo ha formato come comunità.

Il pecjât dai furlans, de nestre gjenerazion e di chês prime, al è stât che di vê scombatût masse pal pan. Parcè che no’nd jere e parcè che la fan dal pan si le sint. Il nestri pecjât s’al è un pecjât, al è chel di jessi inludûs, dopo secui di miserie, che jemplant il stomi e il frigo, si jemplàs ancje il cûr.

(Pre Toni Beline)

Il peccato dei friulani, della nostra generazione e di quelle precedenti, è quello di aver lottato troppo per il pane. Perchè non c'era e perchè la fame di pane si fa sentire. Il nostro peccato, se è un peccato, è quello di esserci illusi, dopo secoli di miseria, che riempiendo lo stomaco e il frigo si riempisse anche il cuore.

(Pre Toni Beline)

giovedì 8 novembre 2007

IL MÂL CUN SERIETÂT

Pre Toni con una riflessione ironica condanna e giustifica tanti comportamenti, soprattutto quelli che rendono meno comprensibile la chiesa istituzione.
La tragedie di ducj i cristians, dal pape in jù, e je che si sin ridusûts a fâ ancje il mâl a fin di ben e chest nus impedìs di convertinus. Se o fasessin il mâl cun serietât, a fin di mâl, prime o
dopo si vergognaressin e o gambiaressin vite.
(Pre Toni Beline)

martedì 6 novembre 2007

GIORGIO FERIGO E PRE TONI

Stroncato da un male devastante e veloce se ne è andato (noi diremmo scin di lât) un’altra testa straordinaria della Carnia, Giorgio Ferigo (05.11.2007). Una persona che stimavo ed ammiravo con affetto e simpatia.

Ebbe dei contatti con Pre Toni quando questi ricevette un premio dal Comitato “ZUAN FRANCESC” di Tolmezzo per la traduzione della Bibbia. In quella occasione (estate 1995) Giorgio Ferigo presentò la prima edizione delle “OLMIS” di cui vi riporto uno stralcio, non prima di menzionarvi una battuta fra i due. Ferigo fa notare a Pre Toni che sarebbe stato più utile tradurre il “KAMASUTRA” piuttosto che la Bibbia. Pre Toni con calma gli rispose: “un popul san al à bisugne di chel e di chel e, dal moment che io o vevi sielte la prime vore, lui (Giorgio) al veve ducj i permes par frontâ la seconde”.


Di Giorgio Ferigo
Il VISSI CLERICÂL
Al si cjata, in chest librut, cà e là passim, e as pagjinas 80 e 81 concentrât, un vecju vissi clericâl, che a mì a mi à fat montâ la fota, e ch’i vares gust ch’al fos emendât.
Al sucêt cuant che Belina al tabaia das “lidrîs acuìlejesìs” e, daspô vê descrit il mont tantche il “disordìn da desolatsion” – vadì: “slabraton, iconoclastic, materialon, emotîf e superficiâl”, peraulas sôs – al invida ducj a tornâ a Acuilea, stant che “o podìn di che o sìn furlans parcèche o sin cristians e o sìn cristians parcèche o sìn furlans” – peraulas sôs.
Chesta sflocja i la vevi bielzà sintuda a so timp da Feo di Bean – nom d’art di Alfeo Mizzau – sôl che lui al zontava “demo”.
Poben , jo no soi cristian e no intint di diventâlu però i soi furlan, e i voi propit jodi cui ch’al mi darà o al mi gjavarà chest passapuart. E’ studiant la storia dal Friûl i ai cjatât int a trops ca veva un sistema di riferiment e un’interpretasion dal mont ch’al è dificil definî cristians. Se podaspò a ju an tibiâts o cjonçâts o sfinîts e sepulîts, ches al è un âti pâr di manias….
Al è dificil ficjâ-denti tal cristianesim Graziadio Isaia Ascoli, ch’al era gjudìo. Ma, stant ch’al era encje gurissan, e ch’al à scrit i “Saggi Ladini”, lu tignìno da cont o lu butino ta scovaça?
Al è dificil ficjâ-denti tal cristianesim Fermo Solari, ch’al era agnostic e laicist. Ma stant ch’al era pesarìn, e Pulitic di valôr – in vessino cussì – e imprenditôr di genio, lu preseìno e lo metìno da banda?
Sicheduncja, a è ora passada di pratindi che
a. a nol esisti un ufisi destinât a decidi cui e a ce cundisions che un al è furlan
b. a si vêti di vê rispiet – no dîs tolerança, ch’a è peraula cjamada di gloria, ma plena di cuintraditsions: no, i dîs propit rispiet – par chei ch’a an un sistema di “pensèr" dal dut diferent da chel dai cristians
c. a nol seti permetût a dinissun di intropâ nissun né par massa misericordia né par crocianesim di ripuart – tal buret dal Signôr.
O êsel massa-pratindi domandâ di no essi glotûts, rumiâts e digjerîts – voia o no; da vîfs o da muarts – da granda bultrima che dut conten dal cristianesim?
O êsel massa, domandâ un sfuarç di fantasia par imagjinâ un ateo o materialist, content no-pintût e furlan – salvant las dificultâts gjenerâls dal vivi, dal patî e dal murî, ch’a son compagnas par ducj?
Un sfuarç di fantasia, di studi e di rispiet almancul compagn a di chel ch’i ài fat jo vuê, e che tancj como me ogni dì a fasin tai confronts dai lôr concitadins cristians.
Da chest al dipent la pussibilitât di jessi popul, e no setta, e di spalancâ i braç a di chei ch’a rivin dongja, e ch’a saran animiscj musulmàns ròm e âta int imò.
Giorgio Ferigo

LAS TELENOVELAS DE LA VIDA

Spesso mi chiedo, perché continuano a trasmettere telegiornali raccapriccianti e telenovele insulse ed interminabili. Forse perché i telespettatori chiedono questi prodotti ed allora non è conveniente proporre altro. E la stessa considerazione che qualcuno fa sui politici: “abbiamo i politici che ci meritiamo!”. E’ una giustificazione se non idiota, superficiale. Siamo come i cani che si mordono la coda?

La tierce e cuarte etât, che de savietât, e je diventade la plui mate, ridicole,stupide.
Feminis e oms che àn scombatût une vite par tirâ su une famee come che Diu comande e cumò si pierdin daûr des banalitâts des telenovelis.
Se ancje la none e piert il cjâf, cui restial savi in te famee?


(Pre Toni Beline)

domenica 4 novembre 2007

PRE BELINE: PILLOLE DI SAGGEZZA_6

Le sicurezze sono ormai affidate agli oroscopi
e le qualità ai test sulla intelligenza. La salute è in gran parte in
mano ad un caso innocente ed irresponsabile. Se però ti affidi ai
principi, quelli sani, quelli di una volta, forse riesci a sopportare.
Chissà?

Ce sens àjal fâ batais acanidis e teorichis su la genetiche, su
la clonazion, sui preservatîfs, su l’omosessualitât, se si siere un
voli su la vuere, il marcjât des armis, l’incuinament, la produzion
disordenade e incontrolade? Si puedial difendi la vite te panze de mari e lasâle cence difesis cuant che e à vude la disgrazie di saltâ fû?

(Pre Toni Beline)

La chiesa spesso ha indotto i suoi fedeli a non “valorizzare” ciò che è umano. Soprattutto ha esagerato nel esaltare tutto ciò che impediva una sana crescita della sessualità. E’ significativo che la maggior parte dei santi e delle sante siano stati scelti fra quanti avevano fatto voto di castità.

Il misteri de incjarnazion nus dîs che Crist si è fat om e al à cjapât su di sé perfezionantlu, dut ce ch’al è di uman. Poben la glesie catoliche, soredut de ete de clericalizazion in ca (dibot di simpri) e presente come modei al popul cristian, parcè che tâi a son i sants, chei che in te lôr vite si son incjarnâts di mancul o adiriture disincjarnâts. No che no vedin lavorât a pro de umanitât o che si
sedin ducj straneâts in tune solitudine mistiche, ma la lôr vite e je stade il contrari de incjarnazion, pal fat che àn rinunciât a un doprâ e gjoldi coret e sant e salutâr de cjarnalitât e sessualitât.

(Pre Toni Beline)

1 NOVEMBRE: UN GIORNO COME ALTRI?

Viviamo, gioiamo, soffriamo, dormiamo, aspettiamo la soluzione dei problemi. Ad un certo punto “un terrore solenne si impadronisce di noi” perché non sappiamo dove quella porta che si apre sull’infinita nostra incertezza ci farà entrare.

I muarts a son la nestre arcje di santitât, il nestri capitâl di storie e di sapience, il nestri tesaur di esperienze e di culture, lis nestris lidrîs platadis sot tiere. No si onore un tesaur dismenteanlu o svendinlu. No si onore la lidrîs lassant secjâ l’arbul.

(Pre Toni Beline)

martedì 30 ottobre 2007

PRE BELINE: PILLOLE DI SAGGEZZA_5

Sarebbe importante imparare a non rifare gli errori del passato, ma come pensare che un piccolo popolo riesca a comportarsi diversamente da come si comporta l’intero mondo? Non si tratta di recuperare la fede ed altri valori fondamentali, ma di “convertirsi”. Chi ne ha la forza ed il coraggio?

I furlans in chest moment di bondanse, a pensin plui a mangjâ e a balâ che no ‘es robis spirituâls.
Ma erino miôr i ebreos, che apene che Mosè al à girât il voli, e an metude su, in plen desert, la discoteche dal “Vigjel d’aur”?


(pre Toni Beline)

giovedì 25 ottobre 2007

APPUNTAMENTO

Nella sala conferenze del Centro Civico di Cervignano del Friuli di via Trieste n.35, Venerdì 26 ottobre 2007 alle ore 18.00, avrà luogo la Presentazione del libro di Antonio Bellina: "DAL PROFONDO" De profundis, Nella versione italiana di Gianni Bellinetti, edizioni Editreg, 2007. Intervengono Gianni Bellinetti, Andrea Bellavite, Marino Plazzotta. Nell'articolo completo ulteriori informazioni e documentazione da scaricare.

lunedì 22 ottobre 2007

PRE BELINE: PILLOLE DI SAGGEZZA_4

A pre Toni non è mai mancato il coraggio di porsi domande difficili anche se dai teologi ufficiali potevano essere considerate “pericolose” e degne di “notificazione” da parte della congregazione per la dottrina ella fede. Qualche volta ritengo lo abbia “salvato” il friulano sconosciuto ai piani alti.

Diu al esist.
Se però si met a cjalâ dut il mâl e dut il dolôr che al regne tal mont, al berli tantis voltis inutil dal nossènt e al sfido arogant dal trist, al rive a une conclusion dute contrarie: Diu nol po’ esisti, parce che se nol viôt al è come che nol esistes, ô se al viôt e nol interven al è za scualificât.

(Pre Toni Beline)

sabato 20 ottobre 2007

MOMENTI

La seguente convinzione profonda ed importante probabilmente, riempie molti anche dei nostri momenti di riflessione. Curioso sarebbe conoscere come ognuno di noi risponde.

No sai se je fede o disperazion o fatalitât,
ma la nestre vite e à di vê un sens , ancjie se nô no rivin a capîlu .

(pre Toni Beline)

giovedì 18 ottobre 2007

UNA PRIMA TRADUZIONE AUTORIZZATA


immagine_dal_profondo[1]
Originally uploaded by gosperidea
Il libro di Pre Antoni “De Profundis” (già recensito in www.Cjargne.it ) è il primo ad essere tradotto ufficialmente (so che girano alcune copie “non autorizzate” de “La Fabbriche dai Predis”) con l’imprimatur di Glesie Furlane che ne detiene i diritti.

E’ un libro triste e meraviglioso.

Vi si ritrova tutto intero lo spirito e la fede di un uomo, la cui salute, dopo svariate vicissitudini, dipende, alla fine, dalla dialisi.
E’ una precisa descrizione di quello che, fisicamente e psichicamente, può accadere a quanti, senza preavviso, vengono colti da una infermità che li sorprende, li stupisce e spesso li avvilisce.

Non parla della morte improvvisa ed indolore (che tutti ci auguriamo), ma di una malattia che ti frega per la sua imprevedibilità. Comincia con il farti uno sgambetto, poi ti aggredisce con progressione inesorabile incatenandoti ad un inevitabile destino.

E’ uno dei più bei libri che abbia letto in questi anni.
L’unico che invita a pensare alla morte (nostra) come un evento che ci deve trovare coscientemente “vivi”.

Titolo : “DAL PROFONDO”
Versione di Gianni Bellinetti,12 €
Per informazioni : adolfobellinetti@tin.it, oppure gosper1@tin.it

domenica 14 ottobre 2007

PRE BELINE: PILLOLE DI SAGGEZZA_3

Secondo la mia esperienza sulle trasfusioni di sangue, di cui recentemente ho avuto necessità, penso di poter affermare che sono meno problematiche delle trasfusioni di “cultura”. Per le prime basta collegare un ago ad una vena e disporre del prodotto idoneo, per le seconde occorre mettere in moto il cervello e riuscire a farlo riflettere, riflettere, riflettere…Un esercizio che richiede pazienza, buona volontà e capacità di ascolto..

La salût e je alc di plui dal jessi a puest cul colesterolo e cui trigliceridis. Ancje il purcit al sclope di salût.
Dongie des trasfusions dal sanc a coventin atris trasfusions.
Par esempi trasfusions di culture. Un popul che non rive a meti, in tal cjaruc incolm di spese, ancje un libri o che nol à timp di cognossi, stimâ, tramandâ la so culture, storie, lenghe, esperienze, nol è san.
Un popul che nol dopre il so cjâf, al ven doprât

(pre' Toni Beline)

venerdì 12 ottobre 2007

LA BILANCIA

E’ difficile rendersi conto con quante contraddizioni viviamo. La più evidente è quella di ritenere di vivere per sempre.

E simpri plui o vin di imparâ a convivi cu lis contradizions, savint che ce che al è culì in ecès, di un’altre bande al è in difiet.
Là che a son pôcs sciôrs , a son tancj puars. Là che comandin in pôcs, a ubidissin in tancj

(pre Toni Beline)

lunedì 8 ottobre 2007

IL TESTAMENTO DI PRE TONI

Abbiamo potuto sentire sul Blog di Christian il testamento in viva voce di pre Toni . Per quanto l'argomento sia triste e forse anche drammatico chi troverà il tempo di ascoltarlo (ci vuole un momento di silenzio) ne rimarrà commosso e stupito.
Mandi

sabato 6 ottobre 2007

PRE BELINE: PILLOLE DI SAGGEZZA_2

Sui suoi dubbi di fede pre Toni ha scritto un libro (lo stiamo traducendo in italiano): “La fadie dal crodi”. In questa opera confessa che il suo essere prete non gli ha risparmiato né dubbi, né domande impertinenti sulla fede.

Parcè l’om ajal di nassi pecjadôr?
Parcè l’umanitât interie ae di puartâ li sconseguencis di une colpe che no à fate?
Se Diu al è stât tant bon di mandâ so fî a paiâ par nô, no ierial plui bon se al faseve l’om mancul stuart o mol di suste?
(pre Toni Beline)

giovedì 4 ottobre 2007

RIDI!! ...O ALMENO PIANGI

Tutto si potrà dire della nostra società, quella di cui noi siamo contemporanei, tranne che è una società che “ride”!

Il ridi, su di sé e sul prossin, al fâs ben a dut, tant al cuarp che a l’anime e al covente come il pan.
Un che nol rît mai al è trist o malât.
E un che nol vai mai, al fâs vaî chei dongje.


(pre Toni Beline)

domenica 30 settembre 2007

PRE BELINE: PILLOLE DI SAGGEZZA_1

Dagli scritti e libri di pre Toni vi propongo alcuni aforismi e riflessioni che anticipano ed introducono le immagini dell’ultima intervista in “pillole” che ci ha rilasciato. L'appuntamento è per ogni domenica su questo Blog.

“SPERÂ SIMPRI, MA JESSI PRONTS ANCJE AL PIÊS.
METI IN CONT L’EVENTUALITÂT NEGATIVE,
MA NO PIERDI MAI LA GOLE DI VIVI E DI SCOMBATI.”
(pre Beline)

domenica 23 settembre 2007

ALLORA...

Giustifico questo lungo silenzio con oltre due mesi di ospedale. In quel periodo più volte mi sono rivolto a pre Toni perché mi aiutasse ad uscire da una situazione molto compromessa. E credo che una mano me l’abbia data!
Riprendo il blog con l’intento di stimolarvi a “pensare, pensare e pensare”. Pre Toni quando predicava, quando scriveva, quando rispondeva alle domande ti costringeva bonariamente a pensare sulle cose della vita, sulla fede, sulla preghiera.

mercoledì 18 luglio 2007

L'INTERVENTO DELL'EDITORE

Gentili lettori, come sapete lo scorso 18 maggio è stato presentato il libro "La fatica di esser prete" nella spendida cornice dell'agriturismo "Colonos" di Villacaccia di Lestizza.
In quell'occasione abbiamo realizzato un video con gli interventi delle persone che hanno partecipato all'evento. Qui vi presentiamo l'intervento dell'editore del libro Giovanni Santarossa.
Credo abbia detto delle cose molto importanti, oltre che su Pre Beline anche sul Friuli e noi friulani in generale e su cui vi invito a riflettere.

Buona visione

lunedì 2 luglio 2007

LA PATRIE


La_Patrie[1]
Originally uploaded by gosperidea
L'ultimo numero de "La Patrie dal Friûl" (giugno 2007) é interamente dedicato a Pre Toni Beline.


E' un numero ricco di ricordi e di testimonianze. Distribuite fra le tante pagine ci sono alcune brevi sentenze di Pre Toni che invitano alla meditazione e alla riflessione personale.

Chi volesse ricevere questo numero si può rivolgere a

info@lapatriedalfriul.org

sabato 30 giugno 2007

VIDEO PRESENTAZIONE

Cari amici del blog, qui di seguito inserisco il video della presentazione del libro "La fatica di esser prete".

PRIMA PARTE



SECONDA PARTE

giovedì 28 giugno 2007

L'ULTIM REGÂL DI PRE TONI

Diciamo l'ultimo, anche se sappiamo che nel computer ci sarà ancora qualche sorpresa, ma STORIE SACRE é un capolavoro.


Rifiutato dall'Ufficio Catechistico Diocesano, in quanto non pertinente ai programmi diocesani, "Glesie Furlane" ha trovato i finanziamenti per non mettere nel dimenticatoio un'opera grande nella sua semplicità ed accessibile a lettori di qualsiasi età.

Le illustrazioni di Emanuela Riccioni rendono ancora più vivaci le rime di pre Toni .

Per una più esauriente presentazione vi rimandiamo alla recensione di Alfio Englaro:

Qui, solo per farvi gustare qualcosa vi trascrivo qualche rima:

da 'La creazion dal mont'

"Moltiplicaisi, lait in amôr
al fo il prin ordin dal Signôr"

da 'La Torate di Babêl'

"Ma a colp ur vignì une idee mate
di fâ su fint in cîl une torate"

da 'L'ultime cene'

"Par palesâ l'afiet pei siei amîs
al jeve sù e ur lave a ducj i pîs"
...
Il libro merita i 35 Euro che costa.

martedì 19 giugno 2007

GIORNALISMO COPIA INCOLLA

Sabato 16 giugno u.s., nella splendida cornice della sala del consiglio provinciale di palazzo Belgrado, pre Toni è stato ricordato con parole commosse e partecipate.
Il quotidiano locale, domenica 17 giugno 2007, a firma di Valentina Coluccia, nel raccontare l'evento, metteva in bocca al vicario foraneo di Tarcento, mons. Duilio Corgnali, la seguente frase, riferita allo stile di pre Toni:" ...UN FRIULANO AGILE, SCOPPIETTANTE, FLUENTE, IRONICO ADERENTE AL CONCETTO ESPRESSO E NON AVREBBE MAI ACCETTATO DI PARLARE O DI ESPRIMERSI NON IN FRIULANO, MAI AVREBBE ACCETTATO DI TENERE UNA PREDICA NON IN FRIULANO..."

La "poverina" o il "poverino" non ci avvertivano che il concetto era già stato espresso su Cjargne.it nella recensione di Alfio Englaro sul libro :"La fatica di esser prete".

"TUTTA la sua vastissima produzione letteraria è stata scritta in MARILENGHE (in friulano), tutte le sue interviste sono state rilasciate in friulano, tutto il suo parlare e il suo pensare è sempre stato in friulano, un friulano agile, scopiettante, fluente, ironico, aderente al concetto espresso; mai avrebbe accettato di parlare o di scrivere non in friulano, mai avrebbe accettato di tenere una predica non in friulano..."

lunedì 11 giugno 2007

RICORDANDO PRE TONI A VIDEOTELECARNIA

Cliccando su questo link potrete vedere l'ultima trasmissione che ho realizzato con Videotelecarnia, ricordando la figura di Pre Toni e il nuovo libro "la fatica di esser prete". La piccola emittente che, dall'alta Carnia, trasmette da oltre 25 anni prodotti televisivi di qualità, si arroga giustamente l'onore di essere stata la prima televisione a far conoscere ai friulani pre Toni.
Pre Toni ha rilasciato pochissime interviste agli altri (friulani), molte invece a noi che a fatica e con perseveranza siamo riusciti a convincerlo che meritavano un pubblico più vasto.
Chi volesse i DVD può rivolgersi al sito cui vi rimandiamo.

sabato 2 giugno 2007

OLME CANCELADE

Pre Toni la scrit tantis "olmis", ma la “Vite Catoliche” no simpri i à dât il “ nulla osta” par stampalis, come in chest câs.


Trascrivo di seguito alcuni brani di una “Traccia” che è stata censurata e che non leggerete più sul settimanale cattolico.
Chi volesse saperne di più ci interpelli.


E cussì, dopo sedis agns di presidence de Conference dai vescui (CEI), il gard. Camillo Ruini al à lassade la sô cjarie…
Un servidôr convint e fedêl, che al merte rispiet ancje se no simpri si condividin lis ideis e la strategjie. Che no je, graciant Idiu, une cuistion dogmatiche….
Lassant a altris di studiâ plui a font Ruini e il so timp, o volarès fermâmi su lis ultimis esternazions di “don Camillo”, fatis tun incuintri su “La reson, lis siencis e l’avignî de umanitât”, juste la vee de sô gjubilazion. Une sorte di testament. “Se nô cristians si rassegnìn a jessi une subculture, intun mont ch’al cjale dai cops in jù, nuie nol podarà salvânus. Dome un intervent de Provedence…E je vere che la contestazion cuintri de glesie e cres. Ma al è miei jessi contestâts che jessi inrilevants. Catolics, sveaitsi”. L’intervent dal gardenâl al è naturalmentri plui articolât, ma chest al è il struc, ripuartât e comentât in lunc e in larc. L’impression che mi à dât e je chê di un om deludût, preocupât, malcontent. No lu ai sintût come il cumiât une persone plene di sperance, di un om content di sé, ma come il lament incorât e rassegnât di un che si sint a puest cu la sô cussience ma che al scuen tirâ un belanç pôc esaltant…. Etc.etc.

(setemane dal 13.03.07)

lunedì 28 maggio 2007

IL BACIO DELLE CROCI

Sul Colle di S. Pietro
Si è rinnovato il rito antico del ‘Bacio delle Croci’. Anche in questa occasione il prevosto di Zuglio che officiava, non ha potuto non ricordare pre Toni che probabilmente, da questa antica sede vescovile ha avuto l’ispirazione per far partire il movimento di “Glesie Furlane”. In quella occasione era stato ‘ope legis’ nominato “canonico” della Pieve di Zuglio, forse l’unica carica onorifica assegnategli in vita dalla gerarchia.
Una cronaca precisa ci viene da Alfio Englaro che assieme a me si battè per ridare vita agli ideali della diocesi di Zuglio, Naturalmente caduta nel nulla in quanto non conformi ai piani della Chiesa Udinese.
foto da cjargne.it

domenica 20 maggio 2007

LA SCENSE

Se è vero che "il ricordo" è la più bella delle esperienze umane e che l' "esse est reminisci" dei filosofi rappresenta la vita stessa dell'uomo, ricercare le proprie radici nella storia e nelle tradizioni è segno di intelligenza, di riconoscenza e di amore.

da la Diocesi di Zuglio, Scense 2004.

O viôt che il carûl/afiet/passion pe diocesi di san Pieri di Cjargne no us bandone e che no pierdeis ocasion par fâ sintî la voste vôs.
Vôs no simpri scoltade. Anzit, disarès sopuartade o ognorade; in ogni câs fastidiose par tante int che no ûl savênt di chestis "stupidagjnis" o "monadis", come che mi semee di capî des ultimes esternazions fates cul intono di un scuintiât o avilît o malapajât o smonât o deludût.
Mi veis domandât un judizi e o procurarai di rispuindius, cul afiet che us ài simpri puartât e cu la clarece che o ài simpri doprât. Ancje e soredut a gno damp.

Pre Antoni Beline
cjaluni emerit di San Pieri in Cjargne

Qui di seguito un'altra testimonianza vocale sull'argomento.

pre Toni e la sua predica in occasione "da scense"

martedì 15 maggio 2007

AI COLONOS LA PRESENTAZIONE UFFICIALE DELL'ULTIMO LIBRO

Agriturismo "Ai Colonos" Villacaccia di Lestizza, venerdì 18 maggio ore 20.30.


Era stata fissata per questo giorno la presentazione ufficiale del nuovo libro "La fatica di esser prete", libro-intervista a pre Toni Beline, scritto a cura di Marino Plazzotta per l'edizione Biblioteca dell'Immagine.

L'appuntamento era stato confermato dallo stesso pre Toni, il giorno prima dalla sua inaspettata scomparsa. Purtroppo l'opera è uscita postuma qualche giorno dopo ed, esaurita la prima edizione, è già in ristampa.

I Colonos, d'intesa con l'editore e l'autore, hanno deciso di dar seguito ugualmente alla serata nel corso della quale interverranno Federico Rossi, pre Romano Michelot di Glesie Furlane e Marino Plazzotta, dopo di chè verrà proiettato un filmato con l'ultimissima video-intervista rilasciata da pre Toni.

lunedì 14 maggio 2007

PRIMA PRESENTAZIONE DEL LIBRO: UN EVENTO!!!

La prima presentazione del libro "La fatica di esser Prete", è stata fatta ieri a Buttrio ad un gruppo di amici che hanno apprezzato l'intervento preciso e propositivo di don Federico Grosso.

Particolarmente seguita è stata l'ultimissima intervista che pre Toni Beline mi ha rilasciato (che presenteremo in formato video prossimamente su questo blog).
Don Federico ha sottolineato l'originalità, la fede, il modo di interrrogarsi e porsi domande di pre Toni, proponendolo come modello per chi trova più comodo accettare lo status quo.

Gli intervenuti si sono dichiarati molto soddisfatti dell'incontro e della "cornice agricola" in cui si è tenuto l'evento. L'azienda di Pontoni Flavio per la prima volta ospitava un incontro culturale, impegnativo ed originale che molti dei convenuti si sono augurati di rivedere.

Nel messaggio trovate due foto riprese nella giornata di ieri. In questo link trovate le altre.

PS: Se qualcuno vuole ospitarci per la presentazione del libro e del personaggio pre Bellina, si metta pure in contatto con noi attraverso questo blog.

domenica 13 maggio 2007

PRESENTAZIONE DELL'ULTIMO LIBRO DI PRE TONI BELINE


Oggi a Buttrio alle ore 18.30, presso l'alloggio agrituristico Braidès di Pontoni Flavio, don Federico Grosso presenterà il libro "La fatica di essere prete". Incominciamo quest'oggi una serie di presentazioni per cercare di diffondere il più possibile le idee di pre Toni. Vi terrò informati sui prossimi incontri.

Mandi

Marino

martedì 8 maggio 2007

DOPO SOLO UNA SETTIMANA, IL LIBRO É GIÁ IN RISTAMPA!!!

... stiamo parlando del libro "La fatica di essere prete".

Ci possiamo chiedere: come mai una singola pubblicazione trova un così rilevante riscontro tra i lettori?

Pre Toni ha scritto quasi 50 libri dei quali due, a mio avviso, hanno catalizzato l'interesse oltre, ovviamente, alla traduzione della Bibbia in friulano. Uno... la "Fabriche dai predis", fortemente critico nei confronti della struttura clericale e che è ancora sotto censura (all'indice!); l'altro invece rappresenta una novità in quanto non è scritto in marilenghe bensì in italiano.

La gente penso si appasioni degli eroi semplici, di quei profeti genuini e casalinghi che ti aiutano a vivere testimoniando in pratica la loro fede.

sabato 5 maggio 2007

UNA PICCOLA PERLA IN RICORDO

Eccovi una breve ma significativa registrazione da una predica di pre Toni Beline, che ho trovato nel bellissimo blog di Christian Romanini.

Ascoltate in diretta la voce di un grande friulano scomparso.

venerdì 4 maggio 2007

IL LIBRO


Cari lettori.

qui di seguito vi presento il mio ultimo libro intervista rilasciata da pre Toni Belina dal titolo "La fatica di esser prete" e edito da EBI, Ed. Biblioteca dell'Immagine.

E' un libro che rivela la profonda umanità dell'uomo prete che parlando col cuore parla ai cuori.

Sulla pagina di cjargne online, sezione libri, ci hanno riservato un ampio e ricco spazio e vi invito tutti a leggere la presentazione completa del libro.

In questo blog cercherò di instaurare un rapporto diretto con voi lettori, raccogliendo i vostri commenti o riflessioni sul libro in questione o quant'altri argomenti nasceranno nella discussione.

Troverete allo stesso tempo tutte le informazioni riguardo alle iniziative che io o il mio editore programmeremo.

Per qualsiasi informazione poteti rivolgervi inserendo un commento o direttamente scrivendomi alla mail di contatto.

INCONTRIAMOCI

Incontrarsi può essere ora una fortuna ora una sfortuna. Certe volte nella vita, incontrare una persona può essere oltre che un privilegio anche un colpo di fortuna. Penso a certi uomini che hanno sposato la donna giusta e viceversa, penso a certi sbandati infognati nella droga, persi nel vizio, che incontrano una persona che li aiuta a cambiare vita. Penso a certi ammalati che hanno trovato il medico cha ha capito e guarito la loro malattia. Ovviamente c'è anche il rovescio della medaglia: coppie che si separano dopo giorni o mesi o anni di convivenza, giovani che vengono a contatto con malattie sconosciute di cui non si è ancora trovato il rimedio.

Il fatto di incontrare una persona che ci aiuti a vivere anche nei casi estremi è un privilegio.

Ho incontrato pre Toni Beline per una fortuita coincidenza; l'ho consciuto piano piano attraverso i suoi libri e i nostri personali incontri; è diventato amico di tutta la mia famiglia. Il fatto che sia entrato a far parte delle nostre vite è un autentico privilegio e questo blog lo dedico a lui e a quanti avranno la possibilità di incontrarlo almeno grazie ai suoi libri.