domenica 21 dicembre 2008

PUEDJE NASSI UNE GNOVE SORNADE PE GLESIE?

UN TENTATIVO SPERIAMO NON INUTILE!
Domenica 7 dic. 2008 Glesie Furlane, a vent'anni di distanza, ha colto l'occasione per ripresentare e discutere sul documento, sottoscritto allora da un gruppo di preti e laici, (primo firmatario e riteniamo a ragione estensore, pre Antoni Belline), che non fù reso pubblico per la netta presa di posizione dell'allora arcivescovo Battisti che lo ritenne fuorviante ed in grado di generare confusione nella chiesa udinese.
Ora a distanza di venti anni preceduto da una precisa analisi della situazione proposta da don Nicolino Borgo ed un contributo della docente Maria Cristina Bartolomei, assente perchè influenzata, si è reso pubblico, non si sa se con l'approvazione dell'emerito Arcivescovo, o di propria iniziativa di Glesie Furlane, in lingua friulana ed italiana, questo problematico e contestato documento: “Puedje nassi une gnove sornade pe glesie?”
Personalmente abbiamo trovato di straordinaria attualità le riflessioni e le proposte contenute in queste semplice e sintetiche righe. Ci siamo meravigliati, relativamente , che non si sia capito allora la forza e l'entusiasmo di un progetto innovativo e salutare per la vita cristiana, siamo certi che anche ora che le gerarchie vogliono por mano a un nuovo progetto per la montagna (V.Vita Cattolica del 13.12), queste idee continueranno ad essere respinte e sommerse da tante vacue parole o da quel “grido di dolore” che ormai somiglia a un sarcastico sberleffo.

Di seguito il testo in Italiano (clicca qui)

Nessun commento: