domenica 31 agosto 2008
PILLOLE DI SAGGEZZA_7
Il mistero e la condanna della maternità e della paternità: dare sempre più di quanto non si riceva; scordare l’aritmetica e, a somiglianza di Dio, dare sempre fin che si può, senza mai inviare il conto a piè di lista o il catalogo dei propri diritti e delle proprie ragioni.
venerdì 29 agosto 2008
PILLOLE DI SAGGEZZA_6
Non conosco ciò che mi riserva il destino. Sto però sempre attendendo il miracolo: quello di imparare a camminare nell’oscurità.
2. Se no si dìn la man e o lin ognun pe nestre strade, no vin plui sens nô doi e no à plui sens la vite.
Se non ci diamo la mano l'un l'altro e ciascuno va per la propria strada, non abbiamo più senso noi due nè ha più senso la vita.
venerdì 22 agosto 2008
PILLOLE DI SAGGEZZA_5
La modernitât cui siei ritmos e cu lis sôs esigjencis simpri plui ricatadoriis, e cognos dome la strade; pôc lis stradelis di campagne, tant la strade “normâl”, chê largje che si scuen slargjâle simpri plui, che e passe pai paîs e pes sitâts. Par no fevelâ de autostrade, là che il prin comandament al è chel di fracâ l’aceleradôr e cori.
La società moderna con i suoi ritmi frenetici e le sue esigenze ricattatrici, più che le stradicciole di campagna, conosce ormai solo le strade, quelle larghe che richiedono sempre nuovi ampliamenti, che attraversano paesi e città. Senza menzionare poi le autostrade, dove la prima regola è quella di pigiare l’acceleratore.
mercoledì 20 agosto 2008
PILLOLE DI SAGGEZZA_4
Sperare sempre, ma essere pronti anche al peggio. Mettere in conto anche l’eventualità negativa, senza perdere mai il gusto di vivere e di reagire.
venerdì 15 agosto 2008
VACANCIS PAR RECUPERÂ
Riposare è recuperare ciò che non si è riusciti a realizzare e poter finalmente fare ciò che ci sta a cuore. È il tempo di riempire il vuoto che si è accumulato nel corso dell'anno o della vita. È il tempo di permettersi di fare i signori, scegliendo ciò che ci piace. È il tempo di riprodurre quell'armonia con il mondo, con la terra, con il cielo, con le persone, con la storia, con noi stessi e con Dio che tante volte e per tante cause abbiamo compromesso. In questo Friuli di tanta gente giunta all'età della pensione e del riposo, abbiamo una possibilità e una potenzialità straordinaria. Invece di trascorrere giorno e notte in penosa passività innanzi al televisore o intossicarci di fumo e di vino e di tensione nel gioco a carte in osteria, si può camminare, correre, leggere, studiare, curiosare, dedicarsi agli hobbies abbandonati in gioventù, pensare e confrontarsi, fare volontariato, crescere interiormente e spiritualmente anche se le energie fisiche declinano. Tempo di armonia, di pace, di serenità, di contemplazione. Tempo di libertà. Anticipazione dell'eterna libertà nel riposo eterno.
mercoledì 13 agosto 2008
PILLOLE DI SAGGEZZA_3
Dut ce che ognun di nô, tal so cjamp specific, al fâs pa l’etât in crescite, nol è un credit che si cuiste cui fîs, ma un debit che si pae cui paris. Une mari e un pari che a pierdin oris, gnots e agns e agns pai lôr fruts, no fasin che ripeti ce che i lôr gjenitôrs, e i vons, a àn fat prime di lôr e par lôr. No je farine prestade, ma dome tornade.
Ciò che ognuno di noi fa, nel suo campo specifico, per i figli che crescono, non è un credito che si acquista nei loro confronti, ma un debito che si assolve nei confronti dei propri padri. Un padre ed una madre che perdono ore, notti ed anni per i loro figli, non fanno che ripetere quanto i loro genitori ed avi hanno fatto prima di loro e per loro. Non si tratta dunque di farina prestata, ma solo di farina restituita.
venerdì 8 agosto 2008
PILLOLE DI SAGGEZZA_2
Parceche and’è int che e rît ma e jè serie tal so compuartament e resonament, ma and’è int che no rît mai ma che no par chel e jè serie. Ansit! Jo o pensi che l’ironie e seti la maniere plui inteligjente e fine di fâ une corezion. Chel che le sint, sul moment al rît ma po al pense e si mende. Fortunâz duncje chei che a ridin.
C’è gente che ride, ma resta seria nel suo comportamento e ragionamento; c’è invece gente che non ride mai e non per questo è seria. Anzi! Penso proprio che l’ironia sia la maniera più intelligente e sottile di fare una correzione. Chi la riceve, al momento sorride, poi ci ripensa e si corregge. Fortunati quelli che ridono!
martedì 5 agosto 2008
PILLOLE DI SAGGEZZA
Il ridi, su di sé e sul prossin, al fâs ben a dut, tant al cuarp che a l’anime e al covente come il pan. Un che nol rît mai al è trist o malât. E un che nol vai mai, al fâs vaî chei dongje.
Il ridere di sé e del prossimo fa bene, sia al corpo che all’anima ed è indispensabile come il pane. Solo una persona cattiva o malata non ride mai. Analogamente uno che non piange mai, fa piangere quelli che gli stanno accanto.